Inflazione: Confesercenti, impennata sopra le attese, preoccupa rialzo tassi interesse da parte di Bce

Rinnovi contrattuali e turismo aiutano consumi, Così Confesercenti

“Governo agisca subito, prorogare e rinforzare sostegni” 

L’inflazione accelera più di quanto ritenevamo, e purtroppo segna un nuovo record assoluto: la corsa dell’indice dei prezzi sfiora il +12%, con un’impennata del carrello della spesa che sfiora il 13%. Una dinamica che nel nostro Paese non si vedeva da quasi quarant’anni, come sottolinea la stessa Istat.

Così l’Ufficio Economico Confesercenti.

Ovviamente, i beni energetici continuano ad essere i principali colpevoli della corsa dei prezzi, ma gli aumenti si sono ormai ampiamente diffusi a tutti i beni. Una situazione critica soprattutto per le famiglie economicamente più deboli, che scontano un’inflazione più alta di circa due punti rispetto alla media.

In questo quadro, genera qualche preoccupazione la decisione di ieri della BCE di incrementare, in un solo colpo, del +0,75% i tassi di interesse, portandoli al 2%. Si tratta sicuramente di un comportamento statutariamente coerente, ma dubitiamo sia lo strumento più efficace in questo momento, soprattutto con questi ritmi di aumento, visto che la domanda è già compressa e l’incremento dei prezzi è dovuto principalmente al lato dell’offerta. L’aumento dei tassi di interesse si tradurrà inevitabilmente in nuovi oneri per molte imprese, che potrebbero trovarsi a pagare sui prestiti esistenti, secondo i nostri calcoli, fino a 9 miliardi di euro in più nei prossimi dodici mesi.

Nonostante le speranze innescate dal calo dei prezzi del gas, il tema “caro-bollette” si ripresenta dunque con tutta la sua urgenza: il nuovo Governo ne è consapevole, ma è necessario accelerare sui tempi e prorogare subito, e rinforzare ampiamente e con determinazione, i provvedimenti a sostegno di famiglie e imprese.

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