Province, Confesercenti: “Primo segnale nella giusta direzione, ma abolizione non più rinviabile. Serve progetto chiaro di riordino centri di spesa”

Da riforma livelli istituzionali 14 mld di risparmi da destinare a crescita

 

“E’ un primo passo nella giusta direzione ma una riforma dei livelli istituzionali, con l’abolizione completa delle Province e delle comunità montane, l’accorpamento di micro-comuni e la razionalizzazione delle società partecipate degli enti locali è un passo necessario, non più rinviabile.

Serve un progetto chiaro per incidere sui troppi centri di spesa: – sottolinea Confesercenti in una nota – chiediamo a Governo e Parlamento di indicare le priorità di intervento, salvaguardando l’occupazione ed i servizi per i cittadini.  Le attuali competenze possono essere riassorbite dalle Regioni con un piano pluriennale, per collocare il personale dipendente all’interno degli altri enti pubblici in sostituzione di chi va in pensione.

Lo ripetiamo ormai da anni ed, ora più che mai, è chiaro che bisogna cancellare sprechi ed inutilità: le vie della ripresa passano attraverso una riduzione delle tasse sulle famiglie ed imprese, incoraggiando così crescita e consumi.

“Da un recente studio Confesercenti-Ref emerge che con una riforma istituzionale che coinvolga il centro e la periferia, che preveda una drastica riduzione dei costi della rappresentanza, è possibile risparmiare a regime circa 14 miliardi di euro ogni anno, riportando la nostra spesa per la Pubblica Amministrazione ai livelli di Germania, Francia, Spagna e Regno Unito”.

Così, secondo Confesercenti, si liberano le risorse necessarie per il rilancio della nostra economia e si riduce la pressione fiscale che in Italia ha raggiunto livelli insostenibili, intervenendo coraggiosamente e tempestivamente sull’eccesso di spesa pubblica attraverso i tagli necessari troppo a lungo rinviati”.

 

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