Banchieri: il caos nasce da un appalto pubblico, governo apra tavolo di crisi
Rimborsi a rischio per migliaia di pubblici esercizi. La richiesta d’avvio della procedura fallimentare per Qui! Group da parte della Procura di Genova desta nuovi preoccupazioni per gli esercenti.
Sono infatti ancora migliaia i ristoranti ed i bar, soprattutto in Piemonte, Liguria, Lazio, Lombardia e Val d’Aosta che devono recuperare dall’azienda emettitrice di ticket il corrispettivo per i buoni pasto già accettati. Gli ammanchi per singola impresa arrivano in molti casi a superare i 50mila euro, in alcuni addirittura i 100mila. Cifre importanti, soprattutto per le attività di minori dimensioni.
“Siamo vicini ai dipendenti di Qui! Group, ma anche tra gli esercenti la preoccupazione per la procedura fallimentare è altissima”, spiega Giancarlo Banchieri, Presidente nazionale di Fiepet, l’associazione dei pubblici esercizi Confesercenti. “Con il fallimento, migliaia di esercenti che vantano un credito nei confronti di Qui! Group rischiano di veder svanire ogni possibilità il risarcimento. Sarebbe un colpo gravissimo per molti esercenti”.
“Il governo – conclude Banchieri – intervenga: chiediamo al Ministro Luigi Di Maio di aprire un tavolo di crisi per risolvere il problema, che coinvolge migliaia di imprese ed è stato causato da un appalto pubblico. Occorre definire il perimetro del debito verso gli esercenti ed assicurare i pagamenti con tutti i soggetti interessati: associazioni di categoria, regioni, Consip e Qui! Group. Dobbiamo trovare una soluzione per la salvaguardia dei crediti vantati dai pubblici esercizi, che permetta loro di recuperarli integralmente e in tempi rapidi. O molti saranno costretti ad abbassare la saracinesca”.