Fossati condizione fondamentale che almeno il 60% dei fondi siano destinati alla promozione turistica
Dopo la riunione sulla tassa di soggiorno convocata dal Comune di Rapallo lo scorso 30 gennaio, restano sul tavolo alcuni punti non definiti, come d’altra parte evidenziato, il giorno successivo, dal resoconto del Secolo XIX. Esistono infatti ragionevoli dubbi sulla congruità della determinazione degli importi, poiché tariffe popolari penalizzerebbero il senso e la possibilità d’impiego delle risorse della tassa ma, soprattutto, c’è più di una perplessità sulla destinazione e l’utilizzazione dei fondi da parte dell’amministrazione.
«È condizione inderogabile, prevista dal Patto per il Turismo della Regione Liguria cui il Comune ha aderito, che almeno il 60% dei fondi siano destinati alla promozione turistica e, peraltro, ci auguriamo che in questa prima fase la percentuale salga ulteriormente – spiega Filippo Fossati, coordinatore di Assohotel Confesercenti Rapallo –. Le risorse per le manifestazioni devono infatti andare prioritariamente ad eventi che abbiano rilevanza a livello nazionale e internazionale; inoltre occorre una pesante operazione di marketing, specie digitale, fuori dai confini regionali, nell’ottica di quanto già ampiamente sperimentato dall’attuale amministrazione di Rapallo. Aggiungo che è anche poco conveniente pensare a bassi livelli tariffari, poiché non giustificherebbero l’introduzione della tassa di soggiorno, penalizzando le reali possibilità di fare promozione».
«Quello che chiediamo – aggiunge Enrico Castagnone, coordinatore di Confesercenti Rapallo e Tigullio – è quindi che venga istituito un tavolo di confronto permanente sulla tassa di soggiorno, composto da tutte le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del comparto a livello regionale, che presenti un piano dettagliato d’impiego delle risorse preventivate, seguito da un consuntivo a fine anno e da incontri periodici di monitoraggio. Inoltre riteniamo che si debba sfruttare l’occasione per ribadire un forte impegno nella lotta all’abusivismo di settore, attraverso l’incrocio dei dati delle strutture. Da ultimo, chiediamo che siano oggetto di confronto anche le risorse destinate alle manutenzioni, per impiegarle prioritariamente in opere aventi ricadute sul sistema dell’accoglienza turistica cittadina».
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