Serve certezza sulla non sanzionabilità di errori commessi su primo invio fatture
Siamo al paradosso. Mentre in Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il DPCM con il termine del primo invio dello spesometro spostato al 28 settembre, ieri, quasi in contemporanea, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato un’ulteriore proroga al 5 ottobre 2017.
RETE Imprese Italia, pur apprezzando l’importante presa di posizione dell’Agenzia, ritiene insufficiente l’intervento e chiede uno slittamento fino al 18 ottobre, con una proroga di almeno 20 giorni dalla scadenza del 28 settembre, in considerazione delle difficoltà incontrate dalle imprese e dagli operatori sia nella gestione dei nuovi flussi che degli scarti di forniture.
Non si può, infatti, ignorare che si tratta del primo invio di una così imponente mole di dati richiesti alle imprese, spesso con chiarimenti insufficienti o giunti all’ultimo momento e con modalità di trasmissione che appaiono non adeguate a supportare un tale flusso di informazioni. E’, dunque, necessaria una revisione complessiva del sistema di trasmissione dei dati.
A questo punto per RETE Imprese Italia è indispensabile un intervento del Governo e del Parlamento per garantire un’adeguata proroga e per prevedere, con norma, la non punibilità degli errori commessi per i primi invii di dati fatture e liquidazioni IVA, così come per far ritornare a cadenza annuale l’adempimento.