Dopo i loro colleghi di Savona e Imperia, anche i benzinai Faib Confesercenti della Provincia di Genova si sono riuniti in Assemblea, giovedì 26 ottobre, alla presenza del Presidente Regionale Aldo Datteri, del Direttore Matteo Rezzoagli e dei loro omologhi provinciali, Fabio Bertagnini e Matteo Pastorino. Circa una ventina i gestori che hanno partecipato ai lavori, in rappresentanza dei vari marchi operanti sul territorio.
La principale questione affrontata è stata quella della possibile apertura di un impianto Enercoop a Carasco. «Stiamo parlando di una mega-struttura che, se davvero dovesse entrare in funzione, avrebbe un effetto devastante nel raggio di almeno 20 km, mettendo a rischio la sopravvivenza di gran parte delle circa settanta pompe di benzina oggi esistenti nel Tigullio», mette in guardia il Presidente di Faib Liguria, Aldo Datteri.
Le stime del Presidente di Faib Confesercenti Genova, Fabio Bertagnini, sono eloquenti: «Allo stato attuale non si conoscono ancora i dettagli dell’impianto ma, ipotizzando una struttura analoga a quella già operativa a La Spezia, si tratterebbe di un distributore da almeno 20 milioni di litri annui, che andrebbe così ad assorbire la quasi totalità della richiesta in un territorio nel quale la media del carburante erogato da ogni operatore, oggi, supera di poco il milione».
«Faib Confesercenti attende di conoscere le pratiche nel dettaglio, in modo da valutare gli estremi per un ricorso al TAR – annuncia il Direttore Regionale, Matteo Rezzoagli – . Da questo punto di vista i precedenti di Sarzana e Bolzaneto, nei quali abbiamo ottenuto quantomeno una sospensiva dei lavori da parte dell’Ente giudiziario, ci inducono ad essere ottimisti. Nel caso di Carasco, infatti, oltre alle conseguenze sulla libera concorrenza andranno valutati anche i rischi dal punto di vista idrogeologico, poiché la superficie in cui dovrebbe sorgere l’impianto è contigua ad aree classificate come zona rossa, ed essa stessa era considerata tale fino a quando, una quindicina di anni fa, non venne riclassificata a gialla per consentire la costruzione dell’Ipercoop. Riteniamo che questo sia stato un errore, e che il livello di criticità vada nuovamente verificato».
Nel corso dell’Assemblea si è anche discusso del rinnovo del Contratto dei gestori a marchio Eni e della Vertenza, ancora aperta, che riguarda la cessione delle pompe Esso ai retisti privati. Vicenda, questa, rispetto alla quale Confesercenti aveva già convocato un’Assemblea lo scorso marzo: «In altre Regioni, i grossisti subentrati ad Esso hanno ridiscusso a loro vantaggio gli estremi contrattuali con i singoli gestori – ricorda Rezzoagli – . Riteniamo questo inaccettabile, e invitiamo quindi gli operatori della Liguria a non sottoscrivere alcun Accordo individuale che possa ridimensionarne i margini, rimettendo alla contrattazione collettiva il compito di spuntare un Accordo sulla falsariga di quello esistente».
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