Dopo quasi 11 ore di confronto serrato, nella tarda serata del 17 c.m. le delegazioni di Federpanificatori-FIPPA e Assopanificatori-Fiesa Confesercenti hanno firmato, con FLAI-CGIL, FAI-CISL e UILA-UIL, il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro del settore della panificazione che riguarda 25mila imprese e circa 100mila addetti.
La firma è giunta dopo una lunga e difficile trattativa, articolata e complessa, seguita alla scadenza del Contratto che terminava la sua vigenza il 31 dicembre 2014. Il confronto ha avuto momenti di forti tensioni e registrato nervosismi da ambo le parti.
Il rinnovo giunge dopo 28 mesi di vacatio contrattuale e vede una composizione difficile degli interessi rappresentati al Tavolo negoziale. Sul fronte economico l’aumento salariale in arrivo prevede 52 euro lordi a regime per i dipendenti dei forni artigianali e 73 euro per quelli dei forni industriali scadenzati in due tranche, metà dell’importo a maggio 2017, l’altra a metà a maggio 2018.
Il nuovo CCNL prevede una vigenza di quattro anni e stabilisce una “Una Tantum”, per il periodo di vacatio contrattuale (2015 e 2016 e 4 mesi del 2017), per i dipendenti dei forni artigianali di 260 euro, mentre quelli dei forni industriali ne avranno una da 400 euro. L’Una Tantum sarà scadenzata in tre rate: il 50% a maggio 2017, un 25% a ottobre 2017 e il rimanente 25% a settembre 2018.
Soddisfazione per il lavoro svolto è stata espressa dal Presidente Davide Trombini e da tutta la delegazione di Assopanificatori Fiesa Confesercenti composta da Benvenuto Pagnoni, Vinceslao Ruccolo, Gaetano Pergamo, Giancarlo Giambarresi, Elvira Massimiano, Angelo Pellegrino e Cesare Tirabasso.
Le parti negoziali hanno ricondotto al Tavolo contrattuale la centralità delle politiche del lavoro, valorizzato il secondo livello contrattuale e le peculiarità territoriali, riconosciuto un ruolo importante alla bilateralità, a cui hanno annesso importanti compiti nel sostegno alle attività in campo formativo e di innovazione e ammodernamento delle modalità di gestione e approccio al mercato, in tema di solidarietà alle imprese e di oneri aggiuntivi legati alla maternità, a riconoscimento del lavoro femminile. All’Ebipan, Ente Bilaterale della Panificazione Italiana, è stato anche riconosciuto dal Tavolo negoziale un importante compito nella solidarietà alle aree terremotate verso le quali c’è un impegno a sostenere la ripresa delle attività dei colleghi colpiti dal terribile sisma. Strumenti di sostegno sono previsti per l’inserimento di nuovi addetti e per il reinserimento dei lavoratori svantaggiati, con un forte sconto sul costo del lavoro, per l’apprendistato, per il lavoro a tempo determinato e il lavoro stagionale, per il primo ingresso e il reimpiego.
Nel testo del rinnovo vengono accolte molte delle istanze avanzate dalla parte datoriale finalizzate al riconoscimento delle particolari condizioni di mercato, sia in relazione alla declinante dinamica dei consumi che della nuova flessibilità in materia di disciplina del lavoro. Il nuovo Contratto sarà in vigore sino al 31/12/2018.
“E’ un rinnovo contrattuale equilibrato – ha dichiarato il Presidente Davide Trombini – nel quale abbiamo ottenuto un buon risultato per le nostre aziende sia artigiane che industriali. Sicuramente il rinnovo del Contratto, in questo periodo di grandi incertezze, può essere uno strumento di riferimento per tutta la Categoria, associata e non, per risollevare le PMI e creare nuovi posti di lavoro con gli strumenti di assunzioni previsti per il primo ingresso e per il reimpiego oltre alle flessibilità introdotte per il tempo determinato. E’ un Contratto che guarda al futuro e agli investimenti. Sul fronte dei riconoscimenti economici, le aziende si sono caricate di un sacrifico economico per il riconoscimento delle professionalità e delle risorse umane che in questi anni abbiamo formato, per affrontare al meglio le nuove esigenze di mercato”.
Per Benvenuto Pagnoni, Vice Presidente Nazionale di Assopanificatori si tratta di “Un rinnovo contrattuale che segue una fase molto negativa per le imprese. Dunque un lavoro svolto in condizioni difficili per la Categoria. L’auspicio è che i fornai possano apprezzare i risultati economici e normativi che siamo riusciti a portare a casa, soprattutto sui livelli di nuova flessibilità introdotti. Un pensiero va ai colleghi delle aree colpite dal sisma, per me che sono marchigiano, per i quali siamo riusciti a impegnare la controparte sindacale a valutare con gli strumenti della bilateralità i possibili interventi a sostegno delle imprese rimaste sotto le macerie. Abbiamo svolto il confronto sindacale anche pensando a loro”.
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