Saldi estivi, Confesercenti Varese: “Niente più febbre da shopping, calo del 10%”

 Si salvano solo i giovani, non badano a spese i turisti

Niente più “febbre da shopping” per i varesini. Niente più code davanti ai negozi nel giorno di inizio degli sconti di fine stagione, ma neanche più acquisti ponderati dei capi importanti. La causa? « Non ci sono più soldi». Le associazioni di categoria non fanno mistero della gravità della situazione economica. La crisi ha colpito duro anche nella ricca provincia di Varese e la prova del nove, per chi ancora avesse dubbi, sono stati questi saldi. Anche il 2012 era andato male e sono sempre meno i consumatori che approfittano degli sconti per fare acquisti. «Almeno un 10% in meno rispetto allo scorso anno, che già era andato male – fa un bilancio Graziella Roncati Pomi di Confesercenti – Non è un dato preciso, perché ancora non ne abbiamo, ma è molto realistico». I genitori preferiscono quindi tagliare la propria spesa piuttosto che scontentare i figli, mentre non badano a spese invece i turisti stranieri. In vacanza a Varese o di passaggio, se ne vedono parecchi in centro negli ultimi giorni «e fanno acquisti – aggiunge Graziella Roncati Pomi – Non sulla merce saldata ma già le nuove collezioni».

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