Positano. “La messa in liquidazione del consorzio turistico Positano Life Style evidenza la concreta difficoltà del settore di fare sistema mettendo in risalto anche l’inerzia e il lassismo delle istituzioni pubbliche assenti verso il supporto di una delle voci ancora positive dell’economia provinciale ma che rischia di implodere”. E’ quanto dichiara il componente Assoturismo regionale e nazionale Confesercenti Agostino Ingenito. “La crisi del consorzio nato per promuovere Positano dimostra quanto sia difficile fare sistema anche in una realtà turistica ritenuta consolidata. Nel turismo non vi sono eterne isole felici se non ci sono azioni forti e decise per valorizzare la filiera che in mancanza di supporto e programmazione delle istituzioni viene schiacciata dalla spietata concorrenza di aree più organizzate soprattutto in periodi come questi”. Indice puntato dunque verso gli enti che hanno competenza turistica ma che sembrano latitare. “Sia chiaro non intendo colpevolizzare nessuno, anche se c’è chi ha concrete responsabilità anche all’interno delle nostre stesse associazioni, ma evidenziare la totale mancanza di un piano condiviso, tutto è lasciato all’improvvisazione o a provvedimenti tampone. Mi chiedo – continua Ingenito- quali siano le azioni e le modalità di spendita delle risorse da parte della Camera di Commercio come pure di quali programmi abbia messo in campo la Provincia e in che modo i comuni interagiscono”. Per Ingenito che è anche presidente del comparto extralberghiero è evidente lo scollamento tra le istituzioni che non hanno visioni condivise. “Non c’è coordinamento, tre mesi fa ho esortato il Prefetto a riunire il tavolo sulla sicurezza e il monitoraggio sull’abusivismo che avevamo avviato alcuni anni fa con i sindaci della Costiera Amalfitana per non ritrovarci con il solito blitz estivo della guardia di finanza e anche per proporre un piano per la destagionalizzazione , ma manca all’appello anche una vera programmazione condivisa con le poche risorse disperse in mille rivoli, non lavorando al supporto dell’immagine del territorio provinciale nel suo complesso”. L’imposizione della tassa di soggiorno, l’organizzazione di eventi non condiviso, la mancata promozione sui tavoli del turismo che contano rischia di far appannare ciò che la natura ha concesso al territorio salernitano. “Non ci si può limitare a scaricare responsabilità alla Regione che pure è in ritardo sulla mancata legge sul turismo come della riorganizzazione e delle risorse non garantite, va fatto di più – commenta Ingenito- Auspico l’immediata convocazione urgente di un tavolo di coordinamento magari anche in occasione della Bmta di Paestum che chiarisca chi fa cosa e perché e che avvii la costituzione di quei poli turistici previsti dalla legge ora in consiglio e che si evitano sovrastrutture come ne caso dei distretti turistici costruiiti solo sulla carta. Vanno realizzate politiche concrete a supporto della filiera, con defiscalizzazioni e programmi di incentivi anche per la rottamazione di strutture ricettive e con la dotazione di infrastrutture e servizi. Il made in Campania è già pesantemente messo in crisi da vicende ambientali che rischiano di minare ulteriormente il nostro appeal soprattutto all’estero, unica ormai fonte certa di reddito considerato il vistoso calo dei flussi interni”.