A confronto deejay, osservatori e giovani valdelsani
La prima volta del SanGin, la nuova stagione del Sonar, l’ “exploit” di Cristina d’Avena nel Siena summer festival. Oppure, allargando il perimetro, le ordinanze antirumore o le collaborazioni tra Comuni e locali in tema di ordine pubblico; e ora, con l’arrivo dell’autunno, la riapertura dei locali da ballo “indoor”.
Per l’intrattenimento giovanile e non sono stati mesi intensi, i primi vissuti in modo “pieno” dopo l’emergenza pandemica. Eppure, rispetto al pre-Covid, molte cose sembrano cambiate per chi frequenta i luoghi della notte, e anche per chi li gestisce: in meglio o in peggio?
Proverà a chiederlo, domani a San Gimignano, “A che punto è la notte – Locali, mode, eccessi, educazione” , terzo appuntamento con la serie di incontri “Aperidee” allestiti tra Siena e la provincia da Confesercenti.
Dalle ore 18, al Bar le Torri si alterneranno le testimonianze di Francesco Minucci, deejay senese, direttore artistico del Siena summer festival e della Discoteca Papillon; Pasquale Colella Albino, osservatore della popolazione universitaria (è Responsabile Fund raising dell’Università di Siena) già Priore di Contrada ed Assessore alla Cultura a Siena; Filippo Grassi, gestore di locali e Responsabile nazionale Intrattenimento di Fiepet Confesercenti; Raffaele Federici (Docente in Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Perugia) e i ragazzi di ControCultura, l’associazione che recentemente ha firmato con successo l’evento “SanGin” proprio a San Gimignano.
In parallelo alla conversazione, il Bar le Torri servirà assaggi delle eccellenze agroalimentari locali nello spirito di Vetrina Toscana: ingresso al pubblico libero, fino ad esaurimento posti: dettagli su sul sito di Confesercenti Siena.