Società autostradali e compagnie petrolifere si litigano il “bottino” dei carburanti in autostrada, mentre gestori e addetti vengono espulsi e i consumatori pagano la benzina più cara d’Europa
Ad un anno esatto dagli impegni che Ministero dello sviluppo economico, società autostradali e compagnie petrolifere avevano solennemente assunto con la sottoscrizione di un documento formale dello scorso luglio, nulla è cambiato se non in peggio.
I vari concessionari delle tratte autostradali, chi più chi meno, continuano a percepire – favorite da offerte dissennate delle stesse compagnie petrolifere – dalla vendita dei carburanti una cospicua rendita che in soli dieci anni, dal 2003 ad oggi, ha subito un incremento fuori da ogni logica di mercato e di ragionevolezza: le royalty pretese su ogni litro di benzina e gasolio venduto in autostrada sono passate dai circa 13 euro per mille litri agli attuali 98 medi, come a dire un incremento addirittura del 764%.
Dal canto loro le compagnie petrolifere insistono nell’imporre ai Gestori degli impianti autostradali ed agli automobilisti i prezzi dei carburanti più alti d’Europa, causa prima del tracollo dei volumi di vendita che negli ultimi tre anni sfiora, nel complesso, mediamente il 50%.
Le une e le altre d’accordo nello scaricare sul Paese anche le conseguenze del fallimento procurato ed imposto alle 400 imprese di gestione ed i relativi costi sociali derivanti dalla perdita del lavoro di oltre 5.000 addetti attualmente impiegati, senza che il Ministero dello sviluppo economico trovi né la forza né il coraggio sufficiente per intervenire e contrastare lo strapotere dei colossi autostradali e petroliferi, anche a tutela dell’interesse collettivo e di un mercato soggetto a concessione pubblica.
Per queste ragioni, le Organizzazioni di categoria – Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio – al termine dell’Assemblea nazionale unitaria dei Gestori tenuta ieri a Roma, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione della categoria ed una prima tornata di chiusure delle aree di servizio poste lungo tutte le tratte autostradali italiane, tangenziali e raccordi compresi, che prenderà avvio dalle ore 22.00 del 16 luglio, terminando alle ore 6.00 del 19 luglio prossimi.