Ancora una volta i gestori Esso della Calabria hanno risposto massicciamente allo sciopero che ha visto coinvolti i gestori a marchio Esso.
Un’adesione che ha rimarcato lo sciopero dei mesi scorsi e che ha toccato il 90% di adesioni. Un’ulteriore dimostrazione di compattezza che nasce dalla presa di coscienza di ogni singolo gestore.
La Compagnia Esso continua con i suoi atteggiamenti arroganti e antisindacali assumendo decisioni irrispettose degli Accordi sindacali che penalizzano i gestori e il lavoro che quotidianamente svolgono.
“Oltre a ribadire di non essere d’accordo con il modus operandi della Compagnia per quanto riguarda le vendite a pacchetto della rete di proprietà con il modello grossista e ribadendo che la Esso deve rispettare le normative di settore – ha detto il Presidente Regionale Schiavello – non possiamo non protestare per come sono state gestite le procedure dei cali di giacenza. Arbitrariamente e unilaterlmente la Esso ha deciso di tagliare e di non riconoscere i cali di giacenza – saldo anno 2016 – ai gestori in modo ingiustificato. Guarda caso i gestori coinvolti sono quei gestori che hanno scioperato e diffidato legalmente la Esso.”
“Nonostante le richieste di incontro, spiegazioni e motivazioni da parte di Faib – ha continuato Schiavello – la Esso si è sempre ed in ogni modo resa indisponibile ad ogni forma di dialogo. Oltre allo sciopero del 26/27 luglio prepareremo altre forme di protesta e inizieremo le pratiche legali per il riconoscimento di quanto la Esso si è trattenuta con una netta e non condivisibile appropriazione indebita di somme di denaro che sono di esclusiva proprietà dei gestori. Continueremo la nostra battaglia e affiancheremo e saremo solidali con tutti i gestori delle Regioni che sono stati già ceduti ai retisti privati che con altrettanta arroganza non rispettano gli Accordi economici sindacali in vigore.”
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