Nel terzo trimestre di quest’anno boom di iscrizioni di giovani e donne: oltre il 65% delle nuove imprese nei servizi è giovanile, più di una su due è a conduzione femminile.
Ma le imprenditrici soffrono ancora: nei primi nove mesi del 2013 il settore ha perso quasi 9mila imprese rosa, saldo a -54mila dall’inizio del 2011.
Nel terzo trimestre del 2013 l’indice del fatturato dei servizi registra una diminuzione dello 0,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto al terzo trimestre del 2012 l’indice del fatturato su base tendenziale segna un aumento dello 0,7% per i servizi di trasporto e magazzinaggio. Diminuzioni si registrano in tutti gli altri settori: servizi di informazione e comunicazione (-4,7%), servizi di alloggio e di ristorazione (-2,3%) e commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (-0,6%).
Nel terzo trimestre del 2013 gli indici destagionalizzati del fatturato segnano una variazione congiunturale positiva per commercio all’ingrosso (+0,4%), manutenzione e riparazione di autoveicoli (+0,3%), trasporto aereo (+0,1%) e servizi postali e attivita’ di corriere (+0,1%). Variazioni negative si registrano per trasporto marittimo (-1,3%) e servizi di informazione e comunicazione (-0,2%).
NOTA CONFESERCENTI: OTTAVO TRIMESTRE DI CALO, DAL 2011 A SETTEMBRE 2013 SALDO NEGATIVO DI QUASI 183MILA IMPRESE. SEGNO PIÙ SOLO PER GIOVANI E STRANIERI.
L’Istat certifica, per il fatturato dei servizi, l’ottavo calo trimestrale consecutivo: un dato che va completato per capirne la portata – sostiene una nota Confesercenti – tenendo conto di quanto la crisi ha inciso fortemente sulle imprese italiane attive nei servizi. Secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Confesercenti, infatti, tra gennaio 2011 e settembre 2013 il settore ha visto un saldo negativo di 182.994 imprese, sintesi di 418.138 nuove aperture e ben 601.132 cessazioni, avvenute al ritmo di oltre 527 chiusure al giorno.
Si sentono molte considerazioni sul fatto che il futuro dell’Italia sarà legato allo sviluppo dei servizi, ma è il caso di dire che mentre non si vedono interventi proiettati verso la crescita di questi settori, la crisi la pensa in modo diametralmente opposto. A salvarsi dall’emorragia solo le imprese di giovani (quasi 59mila in più nello stesso periodo) e di stranieri (in crescita di oltre 28mila unità). Bilancio negativo per le donne (-8.712).
Tab.1 Apertura e chiusure delle imprese dei servizi, da gennaio 2011 a settembre 2013
2011 |
2012 |
2013* |
2011-2013* |
|
Aperture |
145.466 |
149.232 |
123.440 |
418.138 |
Chiusure |
206.755 |
224.303 |
170.074 |
601.132 |
Saldo |
-61.289 |
-75.071 |
-46.634 |
-182.994 |
Fonte: Osservatorio Confesercenti *Dato relativo ai primi tre trimestri del 2013
Sebbene la crisi del settore sia indubitabile, i dati dell’ultimo trimestre mostrano come nei servizi ci si sia avviati verso una fase di rinnovamento della composizione della classe imprenditoriale. Le nuove aperture da parte di giovani e donne, infatti, mostrano una decisa crescita nel terzo trimestre del 2012: la percentuale di neo-imprese aperte da giovani è del 65,1%, mentre quella femminile del 55,4%. Cresce anche la presenza degli imprenditori stranieri, che raddoppiano, passando dal 17,9% delle nuove iscrizioni, registrato tra giugno e agosto, al 30,4% messo a segno nel terzo trimestre. Aumentano anche le imprese individuali, che nel terzo trimestre costituiscono l’81,9% delle nuove attività, mentre calano le società di capitali e di persone.
Tab.2 Incidenza percentuale di alcune categorie sulle nuove aperture d’impresa nel settore dei servizi
Periodo |
Giovani |
Donne |
Stranieri |
Società di capitali |
Società di persone |
Imprese individuali |
2011 |
39,8 |
32,9 |
19,1 |
8,1 |
5,9 |
84,0 |
2012 |
39,8 |
31,9 |
19,9 |
8,1 |
5,8 |
83,6 |
I trimestre 2013 |
36,8 |
32,6 |
16,5 |
10,1 |
6,8 |
80,4 |
II trimestre 2013 |
37,8 |
31,8 |
17,9 |
8,0 |
4,3 |
80,4 |
III trimestre 2013 |
65,1 |
55,4 |
30,4 |
7,1 |
3,7 |
81,9 |
Fonte: Osservatorio Confesercenti
Che sia ricerca di un autoimpiego o vocazione imprenditoriale, il dinamismo dei giovani ha cambiato profondamente l’equilibrio di classi d’età degli imprenditori dei servizi. Secondo i dati Confesercenti, infatti, da gennaio 2011 a 2013 le imprese giovanili hanno registrato, nel settore, un saldo positivo di circa 58mila imprese. Un risultato notevole, soprattutto se confrontato con il saldo generale – estremamente negativo – di tutto il settore. Saldo positivo, nello stesso periodo, anche per gli stranieri (+28.355 unità), mentre il recupero del terzo trimestre 2013 non riesce a mettere il segno più nel bilancio tra aperture e cessazioni di imprese a conduzione femminile, che dal 2011 vedono scomparire oltre 54mila attività.
Tab.3 Apertura e chiusure imprese dei servizi da parte di GIOVANI (gennaio 2011 – settembre 2013)
2011 |
2012 |
2013* |
2011-2013* |
|
Aperture |
57.872 |
59.442 |
55.293 |
172.607 |
Chiusure |
40.067 |
42.280 |
31.367 |
113.714 |
Saldo |
+17.805 |
+17.162 |
+23.926 |
+58.893 |
Fonte: Osservatorio Confesercenti *Dato relativo ai primi tre trimestri del 2013
Tab.4 Apertura e chiusure imprese dei servizi da parte di DONNE (gennaio 2011 – settembre 2013)
2011 |
2012 |
2013* |
2011-2013* |
|
Aperture |
47.926 |
47.549 |
47.510 |
142.985 |
Chiusure |
67.474 |
73.550 |
56.222 |
197.246 |
Saldo |
-19.548 |
-26.001 |
-8.712 |
-54.261 |
Fonte: Osservatorio Confesercenti *Dato relativo ai primi tre trimestri del 2013
Tab.5 Apertura e chiusure imprese dei servizi da parte di STRANIERI (gennaio 2011 – settembre 2013)
2011 |
2012 |
2013* |
2011-2013* |
|
Aperture |
27.828 |
29.728 |
25.617 |
83.173 |
Chiusure |
18.125 |
20.807 |
15.886 |
54.818 |
Saldo |
+9.703 |
+8.921 |
+9.731 |
+28.355 |
Fonte: Osservatorio Confesercenti *Dato relativo ai primi tre trimestri del 2013
Roma, 03 dicembre 2013