Settore commerciale in crisi, le proposte di Confesercenti Reggio Calabria

Sindaco

Il Presidente Aloisio: “È giunto il momento di agire con visione strategica e determinazione, in modo da restituire valore a un comparto fondamentale per l’identità economica e sociale del nostro territorio”

Il settore commerciale di Reggio Calabria sta attraversando una delle crisi più gravi degli ultimi decenni. Fattori interni ed esterni hanno portato a una drastica riduzione delle vendite, colpendo duramente anche attività storiche e mettendo in difficoltà l’intero tessuto economico, che proprio dal commercio trae una delle sue principali risorse.

Il cambiamento nelle abitudini di acquisto e la concorrenza delle piattaforme online e delle grandi catene internazionali, avvantaggiate da una tassazione agevolata, stanno spingendo alla chiusura molte piccole imprese. Inoltre i soldi spesi online, invece di rimanere nel territorio, rimpinguano i grassi bilanci delle multinazionali impoverendo un’economia locale già fragile. A ciò si aggiungono la riduzione della capacità di spesa delle famiglie reggine, la mancanza di servizi di qualità, lo spopolamento e un insostenibile livello di tassazione locale. Alcuni settori come i pubblici esercizi, l’agroalimentare e il turismo, grazie anche ai flussi generati dalle nuove tratte aeree, stanno dimostrando una certa resilienza. Tuttavia, il commercio tradizionale rischia di implodere senza interventi tempestivi.

Di fronte a questo scenario, Confesercenti Reggio Calabria propone una serie di misure per sostenere il commercio di vicinato: Tavolo Permanente di Crisi del Commercio: Un tavolo di confronto tra amministrazioni locali e associazioni di categoria per affrontare le criticità del settore in modo rapido ed efficace.

Creazione dei Distretti Urbani del Commercio (DUC): Con il supporto economico adeguato, i DUC possono rilanciare il commercio e favorire la rigenerazione urbana. Tali distretti permetterebbero inoltre di poter attivare strumenti di marketing innovativi quali portali, app, sistemi di cashback, circuiti promozionali destinati ai turisti, così da rendere più comoda e appetibile l’esperienza d’acquisto ampliando la base di clienti e stimolando la creazione di reti e sinergie tra le attività commerciali.

Formazione e Alfabetizzazione Digitale: Sostegno a percorsi formativi per potenziare le competenze digitali, linguistiche e manageriali di commercianti e dipendenti, in modo da attrarre i nuovi flussi turistici e aumentare la competitività.

Riduzione e Rimodulazione dei Tributi Locali
La riduzione dei tributi locali per le attività commerciali, eventualmente condizionata alla partecipazione ad azioni di rete e formazione, contribuirebbe a creare le condizioni per la sopravvivenza e la competitività delle attività esistenti. Proponiamo, inoltre, l’introduzione di incentivi fiscali per chi riapre o mantiene locali commerciali in aree a rischio desertificazione, come i quartieri meno centrali o i piccoli borghi della città metropolitana, così da stimolare una ripresa più uniforme e inclusiva.

Sostenibilità e Accessibilità ai Finanziamenti: Sostegno economico per ridurre i costi dei finanziamenti erogati tramite microcredito e fondi di garanzia, così da incentivare investimenti per l’innovazione e la crescita aziendale.

“È giunto il momento di agire con visione strategica e determinazione – afferma il presidente di Confesercenti Reggio Calabria Claudio Aloisio – in modo da restituire valore a un comparto fondamentale per l’identità economica e sociale del nostro territorio. Solo con la collaborazione tra istituzioni, imprese e associazioni possiamo costruire un percorso che garantisca al commercio di Reggio Calabria e della sua Area Metropolitana un futuro sostenibile, in grado di rispondere alle sfide di un mercato sempre più competitivo e globale.”

Confesercenti Reggio Calabria chiede quindi al Sindaco Falcomatà, anche nella sua veste di Sindaco Metropolitano, un incontro urgente per affrontare queste problematiche. “Siamo pronti a collaborare con le istituzioni e le altre associazioni di categoria per trasformare le nostre, e altre eventuali proposte volte a supportare il commercio, in azioni concrete” conclude Aloisio.

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