Novità su contratti a termine complicano la gestione per gli imprenditori del settore
“Questo decreto sconta un difetto iniziale di Dignità, quello del confronto con le imprese. E più che per creare lavoro, rischia di ridurlo”. Così Leonardo Nannizzi, Presidente provinciale di Confesercenti, valuta la misure approvate dal Consiglio dei Ministri lunedì scorso.
“Sono state approvate misure che rischiano di vanificare pesantemente la funzione dei contratti a termine; lo 0,5 % in più dal secondo rinnovo comporterà un ingente aggravio di costi per le imprese. E’ bene ricordare che i contratti a tempo sono indispensabili per tante imprese nei territori come quello della provincia di Siena, a forte vocazione turistica e stagionalità. Il paradosso è che le novità sui contatti a termine potrebbero rendere più conveniente il turn over di lavoratori, anziché l’assunzione di quelli già impiegati in precedenza, con ricadute negative sulla qualità del servizio offerto. Ci sembra controproducente anche il passo indietro sulle causali, che genererà incertezza e stimolerà contestazioni, mentre è invece da apprezzare la reintroduzione dei voucher, almeno per i settori commerciale agricolo e turistico”.
Il Presidente di Confesercenti Siena auspica che il passaggio del provvedimento in Parlamento porti drastici correttivi: “Nella preparazione del decreto Dignità il Governo ha sostanzialmente omesso il confronto con i rappresentanti delle imprese. Non possiamo che apprezzare le osservazioni del Vice premier Matteo Salvini che recepiscono le critiche esposte auspicando che dalle parole si passi ai fatti con i correttivi al provvedimento”.