Ferma e netta l’avversità delle Associazioni alla manifestazione in programma domenica 12 marzo. “Un danno economico ingente per gli operatori locali”
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“Bypassati e messi in disparte per far spazio ad altri, quasi fossimo ambulanti di serie b. Una scelta gravissima, ma le parole potrebbero essere ben diverse, quella dell’Amministrazione comunale di Soliera di acconsentire un mercato con operatori provenienti della Versilia per domenica 12 marzo. A maggior ragione se guardiamo al danno che andrà ad arrecare agli ambulanti modenesi del mercato settimanale del paese, del martedì e del sabato, col rischio di andare entrambi deserti.”
È durissima la presa di posizione di ANVA-Confesercenti e FIVA-Confcommercio Modena di fronte al cosiddetto ‘Mercatino di forte dei Marmi’ che allestirà i suoi banchi domenica prossima a Soliera. “Una decisione che definiamo di poco senso, quando valore aggiunto e qualità si hanno in casa. Oltre che fortemente dannosa per gli operatori del commercio ambulante locali, già piegati dalla crisi dei consumi. Siamo assolutamente contrari, il mercato andrebbe annullato.”
“Le ragioni del no, sono semplici e molteplici – precisano le Associazioni – Anzitutto che tali eventi, contrabbandati come ‘mercati’ danneggiano in modo significativo la categoria dell’ambulantato locale, costretta già a barcamenarsi tra difficoltà economiche, burocrazia ed oggi anche sottoposta alle procedure della direttiva servizi. Inoltre, al contrario di quanto avviene per i mercati straordinari, a questi eventi non viene data la possibilità agli operatori locali del mercato settimanale di parteciparvi.
Preferendo invece, fare intervenire operatori provenienti da altre regioni e di conseguenza favorendo in questo modo l’impoverimento del territorio, senza contare il grave danno di immagine. Si arriva così a causare un oltraggio agli ambulanti del mercato settimanale di Soliera: il rischio non tanto remoto è che clienti che andranno domenica prossima, snobberanno poi l’appuntamento del sabato precedente e del martedì successivo.Oltre, agli altri mercati della zona limitrofi.
Inoltre riteniamo sia doveroso ricordare all’Amministrazione comunale che questi eventi non hanno una vera caratterizzazione merceologica o geografica. Perché e lo sottolineiamo, al di là del nome evocativo che fa pensare a chissà quale alta qualità, vengono commercializzate le medesime merceologie e gli stessi prodotti del mercato settimanale. Da ultimo una curiosità: ma per questi ambulanti la Tosap al Comune, la pagano poi? Un aspetto anche questo da chiarire”, concludono ANVA-Confesercenti e FIVA-Confcommercio.