Ipotesi del Mef per escludere dagli ‘sconti’ le fasce di reddito sopra i 25mila euro. La smentita del Tesoro
Il governo accelera sulla messa a punto del Documento di economia e finanza per assicurare, come promesso, 80 euro extra in busta paga a maggio. Ma lo staff del premier Matteo Renzi e del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan stanno studiano anche un’altra soluzione: un sistema di contributi, un bonus da rendere evidente e visibile tra le voci dello stipendio al posto delle detrazioni Irpef. E’ quanto scrive il quotidiano La Repubblica, citando fonti interne al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Tra i vantaggi del bonus, si legge, ci sarebbe quello di concentrarsi sulle fasce di reddito prescelte per il previsto aumento delle detrazioni, cioè i dipendenti fino a 25mila euro, tagliando così la coda decrescente di sconti automatici ai redditi sopra i 25mila euro e fino ai 55 mila che, seppur piccoli e a scalare, sarebbero assicurati dal meccanismo delle detrazioni. Un cambiamento che permetterebbe non solo un utilizzo più mirato delle risorse, ma anche maggior risparmio rispetto all’intervento annunciato.
Il Def e il Piano Nazionale di Riforme, su cui attualmente è impegnato il governo, devono essere inviati a Bruxelles entro il 15 aprile, ma Palazzo Chigi punta a chiuderli entro la prima settimana del mese, con qualche giornata di anticipo. Dopo questi, il Governo ha annunciato i decreti legge che andranno a a tagliare il cuneo fiscale.
La smentita del tesoro
Per il taglio dell’Irpef il Ministero dell’Economia sta lavorando esclusivamente alle simulazioni sulle detrazioni. Lo si apprende da fonti del Tesoro, secondo le quali il bonus di cui parlano oggi notizie di stampa non è un’ipotesi su cui si sta concentrando Via XX Settembre. I decreti sulla riduzione del cuneo fiscale e sul taglio dell’Irap, precisano ancora le fonti, arriveranno contestualmente alla presentazione del Def, con qualche giorno d’anticipo rispetto alla scadenza del 10 aprile.