Cottone: “previsioni in linea con il 2018, ma gli sconti anticipati della grande distribuzione e il black friday rischiano di penalizzare i nostri negozi”
280 euro a famiglia e 100 a persona: è questo il budget destinato ai saldi che inizieranno sabato prossimo, 5 gennaio, secondo le stime di Fismo-Confesercenti, l’associazione dei commercianti di abbigliamento. Si tratta di cifre sostanzialmente in linea con quelle della scorsa stagione, “anche se – dice Barbara Cottone, presidente di Fismo – due fenomeni sempre più diffusi rischiano di penalizzare i nostri negozi: prima le vendite del black friday, che in realtà si prolungano ormai per una settimana e premiamo soprattutto l’online, e adesso gli sconti sottobanco già praticati in gran parte della grande distribuzione. Rimaniamo comunque fiduciosi nel fatto che la nostra professionalità dispiegata durante tutto l’anno costituisca ancora un elemento di forte attrattiva per una parte significativa dei consumatori”.
Secondo l’indagine condotta da Confesercenti in collaborazione con Swg, sarà alto il livello di adesione di negozianti e consumatori: anche quest’anno, a partecipare alle prossime vendite di fine stagione sarà oltre il 90% dei quasi 2000 negozi cittadini, (circa 3700 con la provincia). Il 48% dei consumatori ha già deciso di acquistare durante i saldi e gran parte di essi afferma di aver aspettato gli sconti di gennaio per terminare almeno un acquisto di Natale. Un altro 27% valuterà le occasioni di risparmio prima di decidere se acquistare o meno. Tra chi compra, il 16% spenderà di più rispetto al 2018, mentre il 70% prevede i spendere la stessa somma dello scorso anno.
Sempre secondo l’indagine, i consumatori punteranno in particolare sulle calzature, indicate dal 28%. Seguono i prodotti di maglieria (22%) e i pantaloni (14%). Alto l’interesse anche per i prodotti per la casa (9%) e per i capispalla, come cappotti, giacche, giubbotti e giacconi (7%). Proprio sui capispalla di concentrano le speranze di vendita dei commercianti, perché – sia il meteo particolarmente clemente, sia per il loro costo – sono stati finora fra gli articoli meno richiesti: il che significa che i consumatori potranno trovare una vasta scelta di modelli, taglie e colori.
Gli sconti praticati saranno subito piuttosto elevati: 30-40%, ma in diversi casi anche il 50%: riduzioni sostanziose per sopperire a un 2018 ancora in affanno per i negozi di abbigliamento, sia per quanto riguarda livello degli incassi (ancora in calo per una parte significativa), sia perché in parecchi hanno dovuto chiudere i battenti (a Torino e provincia oltre il 3%, dato purtroppo costante da alcuni anni).
“C’è da sperare – conclude Barbara Cottone – che almeno queste previsioni trovino conferma: mai come quest’anno abbiamo bisogno della boccata d’ossigeno rappresentata dai saldi: al di là di fenomeni più o meno contingenti, il vero problema è che i consumi sono ancora fiacchi e non si vede all’orizzonte nessuna svolta”.