Turismo: Assoturismo-CST, per il Ponte dell’Immacolata presenze in crescita, ma senza il pienone

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Prenotato il 71% delle camere, previsti 4,5 milioni di pernottamenti 

Turismo in crescita, anche se il pienone non c’è. Per il Ponte dell’Immacolata si preannuncia un trend positivo, anche se senza “tutto esaurito”, soprattutto per le località di montagna e per molte città d’arte. In generale, la saturazione dell’offerta ricettiva tra il 7 e l’11 dicembre dovrebbe attestarsi al 71%, per un totale di circa 4,5 milioni di pernottamenti.  

È quanto emerge da un’analisi condotta da CST – Centri Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti sulla disponibilità di camere e altre sistemazioni sui vari portali delle OLTA. 

Il movimento di turisti per il Ponte dell’Immacolata è atteso per tutte le tipologie di destinazione, anche se località montane e mete culturale rimangono le più gettonate. In particolare, il tasso di occupazione delle strutture delle aree montane si attesta all’82%, mentre quello delle città d’arte è al 78% con punte di oltre il 90% per alcune realtà.

Al di sotto della media, invece, le prenotazioni nelle strutture delle località marine, termali e dei laghi.

I risultati, inoltre, indicherebbero un trend abbastanza diversificato tra le macroaree del Paese. In assoluto, le regioni che presentano un maggior dinamismo sono quelle del Nord Italia e del Centro. 

I risultati sono complessivamente positivi, anche se ancora sotto i livelli pre-pandemia. Potrebbe trattarsi di un rallentamento fisiologico della domanda prima delle vacanze natalizie, ma ad oggi resta il dato rilevante di un 2022 che ha registrato una significativa crescita del mercato.

Secondo i dati provvisori relativi ai primi 8 mesi dell’anno (gennaio-agosto 2022), il numero dei pernottamenti in Italia è aumentato del +46,2%, avvicinandosi ai livelli del 2019 (-11,5%).

Le presenze dei turisti stranieri, rispetto al 2021, sono cresciute del +110,8%, anche se la distanza con i valori del 2019 segna ancora il -15,5%. Invece, le presenze degli italiani sono aumentate del +14,9%, con una differenza rispetto al 2019 del -7,6% 

Nei prossimi mesi – conclude l’analisi di Assoturismo Confesercenti – si avrà un quadro più preciso della movimentazione del mercato, ma i dati provvisori tendono a confermare il consolidamento della ripresa, sostenuta soprattutto dalla crescita del turismo internazionale. 

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