“Nonostante l’entrata in vigore di una tregua a seguito dell’operazione ‘Protective Edge’ in risposta al lancio di missili da Gaza verso Israele, non si può escludere in questa fase la ripresa delle ostilità. Si raccomanda ai cittadini italiani di limitare i soggiorni nelle aree situate entro un raggio di 40 km dalla Striscia di Gaza che sono stati oggetto di frequenti lanci di razzi, incluse le città di Sderot, Netivot, Ashkelon, Ashdod, Beer Sheva e Kiryat Hamalachi”. Così l’Unità di Crisi della Farnesina avverte i turisti italiani intenzionati a recarsi in quelle zone, attraverso il proprio sito internet.
Una posizione che Assoviaggi-Confesercenti considera eccessivamente cauta vista la situazione generale e gli sviluppi delle ultime ore, tali da mettere a rischio l’incolumità dei turisti che intendano visitare Israele.
Raccomandare di limitare i soggiorni non è la stessa cosa che sconsigliare viaggi in quell’area pur ammettendo il rischio di incorrere, anche nelle principali città del Paese, in attentati terroristici, rapimenti o, peggio ancora, di rimanere vittime di possibili lanci di razzi.
Per tutelare realmente i cittadini italiani e garantire un corretto rapporto con le agenzie di viaggio che devono gestire i clienti per questa destinazione, Assoviaggi ritiene opportuno che la Farnesina utilizzi nelle proprie note la parola “sconsiglio”.
Per info sull’area: www.viaggiaresicuri.it