Aigo Confesercenti: “Cresce l’appeal dell’extraalberghiero, ma con azioni incisive del Governo si può migliorare”
Nel secondo trimestre dell’anno, sulla base dei dati disponibili, gli arrivi negli esercizi ricettivi sono stati 30,2 milioni e le presenze 94 milioni, con incrementi, rispetto al secondo trimestre del 2013, rispettivamente del 3,6%, e del 2,8%. Lo rende noto l’Istat sottolineando che le presenze registrate nel secondo trimestre 2014 sono aumentate, rispetto allo stesso trimestre del 2013, per entrambe le componenti della clientela: quelle dei residenti (che rappresentano, nel trimestre considerato, il 45% delle presenze totali) sono cresciute dell’1,9% e quelle dei non residenti del 3,5%.
Le presenze per tipologia di esercizio, aggiunge l’Istat, mostrano incrementi sia per le strutture alberghiere (+2,6%), rappresentative del 69,5% delle presenze totali, sia per quelle extralberghiere (+3,3%). La permanenza media passa da 3,14 giornate nel secondo trimestre del 2013 a 3,12 nel medesimo periodo del 2014, conclude l’istituto di statistica.
“I dati Istat relativi al secondo trimestre confermano l’appeal sempre più alto del settore extralberghiero, ma servono risposte del Governo su norme e progetto di sviluppo concreto e qualificazione del turismo nel nostro Paese”, commenta Aigo, l’associazione italiana gestori dell’ospitalità diffusa Confesercenti.
“Siamo consapevoli dell’appeal del nostro settore verso una domanda di turismo individuale che da tempo sta chiedendo ricettività più tematica ed in linea con le proprie esigenze, legate alla scoperta dei territori ed alla ricerca di un’esperienza più personale – commenta Agostino Ingenito presidente nazionale dell’AIGO Confesercenti – ma e’ ormai inderogabile un piano di azioni incisive e concrete per garantire qualità nel turismo. Servono risposte univoche nella proposta turistica del nostro Paese, come sulla gestione dell’accoglienza, dei servizi da offrire e del riparto delle competenze”.
“Siamo certi – sottolinea Ingenito – che il +3,3% possa aumentare ancora, ma occorre fare sforzi per qualificazione e rifunzionalizzazione degli immobili a destinazione turistica, con incentivi e supporto, e per la valorizzazione dei centri minori e delle aree interne attraverso concrete opportunità che possono derivare dalla destagionalizzazione. Ecco perché chiediamo che il Governo spinga l’acceleratore rispetto al minimo offerto dal Decreto Art bonus: servono risposte più robuste anche in merito alla classificazione ed alla promozione”.
“Noi continueremo a fare la nostra parte nel rafforzare e migliore l’accoglienza extralberghiera – aggiunge il presidente di AIGO – ma anche dai comuni servono chiari sostegni in merito all’utilizzo delle risorse della tassa di soggiorno e concreti investimenti per infrastrutture e servizi. Diversamente – conclude – la sfida con altri Paesi è già persa, come dimostrano le drammatiche condizioni del Sud che, pur dotato di incommensurabili bellezze naturalistiche e artistiche, vive un isolamento inspiegabile ed una ridotta presenza di turisti rispetto ad altre destinazioni internazionali”.