Il Presidente di Tutelambientale Castiglia: “Così si tartassano le imprese e si rischia solo di favorire l’illegalità, attraverso lo smaltimento abusivo dei rifiuti speciali e pericolosi”
Tutelambientale Confesercenti di Roma e del Lazio sul piede di guerra: mentre il sistema imprenditoriale sta facendo uno sforzo senza precedenti per dar corso al nuovo sistema digitale di tracciabilità dei rifiuti, che di per se rappresenta un costo sull’intero comparto, il Governo, con un provvedimento contenuto nella Legge di bilancio passa l’imposta Iva gravante sui rifiuti dal 10 al 22% generando di fatto un ulteriore costo per tutte le imprese produttrici e di raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali e pericolosi, non assimilabili a quelli urbani.
“Una vera e propria mazzata sul comparto”, questo il commento del Presidente della federazione Tutelambientale della Confesercenti di Roma e del Lazio, ing. Giancarlo Castiglia.
Infatti, all’arti 1, comma 49 della Legge di Bilancio dello Stato, alla voce, Misure per la riduzione dei sussidi ambientali dannosi, si prevede che l’imposta rappresentata dall’IVA sarà assoggettata a quella ordinaria del 22% anziché l’attuale fissata al 10% per tutte le prestazioni di smaltimento dei rifiuti qualora vengano conferiti in discarica o incenerimento senza recupero di efficienza.
“Seppure possiamo comprendere teoricamente la ratio della norma, precisa il Presidente di Tutelambientale Castiglia, che vorrebbe penalizzare smaltimenti in discariche non efficienti energeticamente, questa non tiene conto del fatto che non dipende solo dalle aziende di raccolta, trasporto e smaltimento la scelta di dove smaltire i rifiuti. Del resto scegliere siti ad efficienza energetica, sottolinea il Presidente, potrebbe comportare costi maggiori di trasporto e dello stesso smaltimento che comunque graverebbero sul sistema imprenditoriale. Insomma, smaltire da oggi costerà più caro del sia in una caso che nell’altro. Il tutto mentre siamo nel pieno di una transizione digitale con il RENTRI, per favorire un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti che rappresenta uno sforzo notevole, sia nelle modalità che nei costi, per tutto il comparto e le imprese produttrici“.
“Così si tartassano le imprese”, chiosa il Presidente Di Tutelambientale Giancarlo Castiglia, “e si rischia solo di favorire l’illegalità attraverso lo smaltimento abusivo dei rifiuti speciali e pericolosi”.
Tutelambientale Confesercenti di Roma e del Lazio annuncia una Assemblea generale straordinaria della categoria, che si terrà on line il prossimo venerdì 21 febbraio (link per partecipare https://calendar.app.google/TAkNu5eHMS3HRcQo6) in cui saranno assunte le iniziative di protesta che si riterranno necessarie verso il Governo.
È auspicio della Federazione che il Governo ritorni sulla decisone o trovi le soluzioni che permettano quantomeno di recuperare i maggiori costi per quelle imprese che si sono dotate di buone pratiche e che hanno adottato il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Insomma la Federazione Tutelambientale chiede di tornare ad incentivare le buone pratiche. “Del resto, conclude Castiglia, non è solo minacciando sanzioni o inserendo balzelli che si può favorire un passaggio cruciale alla digitalizzazione e tracciabilità del sistema dei rifiuti, mentre sappiamo occorrono forti investimenti industriali per realizzare un sistema diffuso di impianti per il recupero e/o il trattamento finale dei rifiuti”.