Vendite al dettaglio, Confesercenti: “Fase ancora volatile. Qualcosa si muove, ma resta serio il rischio desertificazione nelle città”

 Decisivo evitare un ingorgo fiscale in autunno.

“Il lieve aumento (+0,1%) congiunturale registrato dalle vendite al dettaglio di maggio su aprile è un dato troppo tiepido per essere interpretato come sicura indicazione di un’inversione di tendenza. Segnala piuttosto una fase volatile – sottolinea Confesercenti in una nota – nella quale la situazione più grave resta quella dei settori non alimentari, le cui vendite continuano a scendere a ritmi vertiginosi (-3,5% tra gennaio e maggio), un sintomo sia di incertezza che di poca disponibilità. I segnali negativi che arrivano dalle piccole superfici (vendite in calo del 2,3%) confermano l’elevato rischio di desertificazione delle città.
Di fronte a questo quadro però c’è il rischio che il temuto ingorgo fiscale dell’autunno, nel quale si riverseranno gli acconti fiscali, le addizionali, il destino di Iva, Imu e Tares, possa spazzare via ogni speranza di rianimare i consumi. E’ decisivo evitare questa prospettiva come è determinante rimettere al centro dell’azione politica e dei centri Istituzionali la questione di un coraggioso taglio della spesa”.

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