Il principale elemento di novità è l’attribuzione all’Autorità Amministrativa della valutazione della “specialità” delle esigenze di pubblica sicurezza
Qualcosa si muove sul fronte del contrasto all’abusivismo nel settore della vigilanza privata. Assicurezza accoglie con favore la circolare rilasciata dal Capo della Polizia Gabrielli “Servizi di Vigilanza e custodia del patrimonio altrui riservati agli Istituti di Vigilanza Privata e servizi di portierato. Contrasto dei fenomeni di abusivo esercizio delle attività di Vigilanza Privata”, dalla quale si evince come il Ministero dell’Interno abbia fatto un passo avanti deciso per fare chiarezza tra servizi di portierato e servizi di vigilanza privata.
“La circolare – spiega Assicurezza – affronta il tema degli appalti per servizi di global service, dove il confine tra attività esclusive della vigilanza e portierati si fa ancor più labile. Da sempre questa è stata una nostra battaglia e dei nostri associati, volta a tutelare il settore della vigilanza privata da appalti poco chiari e da operatori privi di titoli di polizia che, nel tempo, hanno usurpato servizi che la legge pone in capo agli istituti di vigilanza privata”.
Nello specifico, Assicurezza plaude alla circolare in quanto specifica che “l’esercizio di attività esclusive della vigilanza privata da parte di portierati concretizzi il reato di abusivismo, punibile anche penalmente. Inoltre, viene finalmente presa sotto esame la troppa discrezionalità con la quale, nel corso degli anni, le stazioni appaltanti hanno avuto nella definizione di servizi di vigilanza e custodia, sottolineando come vi siano esigenze di sicurezza talmente speciali da esigere l’esclusivo utilizzo di guardie particolari giurate (art. 256- bis, comma 3, R.D. n. 635/1940)”.
“Il principale elemento di novità – sottolinea Assicurezza – è l’attribuzione all’Autorità Amministrativa (e non alla stazione appaltante) della valutazione della “specialità” delle esigenze di pubblica sicurezza. Il Ministero inoltre annuncia un piano d’azione contro l’abusivismo, il cui primo passo sarà un’opera di informazione e educazione della domanda pubblica e privata da parte delle Prefetture, al quale poi seguirà una fase di controlli “ad alto impatto”.
Assicurezza vede quindi con favore l’azione portata avanti dal Ministero dell’Interno, per opera del Capo della Polizia e del Sottosegretario Molteni, che a gennaio, in un incontro con le organizzazioni sindacali di settore, aveva annunciato iniziative e sinergie per contrastare il fenomeno dell’abusivismo.
“Continueremo a tutelare – conclude – i nostri associati e l’intero settore della vigilanza privata, sollecitando un veloce rilascio della circolare relativa al piano antiabusivismo, certi che solo un’azione capillare di controlli sul territorio, di tutti gli operatori, potrà davvero debellare questo insano fenomeno”.